Il Carso, primordiale coma la roccia dalla quale prende il nome. Terra di passione, bagnata dal sole, frustata dal vento e amata da noi che ci viviamo. Qui pone le radici solamente chi riesce a tramutare il fascino primario in amore incondizionato, solamente a loro il Carso apre la sua anima. Comunica tramite la grazia delle proprie forme, l'ebrezza degli aromi e l'armonia dei colori e dei sapori, con la bontà dei frutti della natura e del lavoro umano. Con il ginepro, il ciliegio canino, la santoreggia montana, il miele, il formaggio, il prosciutto ed il vino, ma soprattutto il terrano, misterioso, unico ed irripetibile come lo stesso Carso. Figlio di pezze di terra che diventano di colore rosso tra le rocce bianche. I suoi padrini sono la brezza marina e il vento dalle montagne che avvolgono i vigneti.

L'uomo, può solamente indirizzare la crescita della vite e gioire della maturazione dell'uva, assistere alla trasformazione da mosto in vino e assicurarsi che la qualità del vino si mantenga fino all'imbottigliamento. Migliaia di piccole accuratezze, in apparenza ovvie, si concentrano in un bicchiere di vino, con il quale auguriamo: Salute!